La situazione di tensione militare ai confini dell’Ucraina pone il problema generale della pace in Europa .
L’Ucraina è uno dei paesi che ,dopo lo scioglimento dell’URSS nel 1991 , assieme a Russia e Bielorussia diedero vita alla Comunità di Stati Indipendenti cui aderirono poi altre ex repubbliche sovietiche, ma non ha mai riconosciuto lo statuto della C.S.I. perchè riconosceva soltanto la Russia come stato successore dell’URSS e quindi il seggio tra i 5 paesi permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU.
Dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica e di conseguenza del patto di Varsavia che era stato costituito nel 1955 in risposta alla NATO ,le amministrazioni USA hanno spinto i paesi dell’Europa Orientale a entrare nell’ Alleanza Atlantica con due scopi : da un lato ridimensionare la Russia che mantiene un grande apparato militare e farla allineare alla sua politica,dall’altro controllare l’Unione Europea ed in particolare la forza economica della Germania.
L’Europa dopo la seconda guerra mondiale è stata divisa in due sfere di influenza, gli USA hanno condizionato e condizionano le politiche della parte occidentale e l’URSS , trasformatasi in seguito in una potenza imperialista al pari degli americani, ha cercato a sua volta di imporre la propria egemonia. Ricordiamo a proposito alla fine degli anni 70 lo schieramento dei cosiddetti euromissili da una parte e dall’altra.
Una volta sciolta l’URSS e il patto di Varsavia era il momento per i paesi europei di mettere in discussione i vincoli della NATO ,di porre fine alla cosiddetta guerra fredda, di lavorare alla riunificazione pacifica dell’intera Europa e di dotarsi di un sistema autonomo di difesa abolendo al contempo ogni politica di tipo coloniale.
Al contrario, avere accettato da parte dei paesi europei ,in particolare da parte dei paesi fondatori dell’Unione Europea , l’entrata nella NATO dei paesi dell’Europa Orientale imposta dagli americani,è stato un grave errore politico di cui oggi i popoli europei pagano le conseguenze.
La questione ucraina sta mettendo a nudo tutti i limiti politici che ha la UE.
La Russia di Putin, con i grandi magnati del gas e del petrolio alle spalle che intendono allargare il loro giro internazionale d’affari, non intende avere un ruolo da comprimario sulla scena internazionale e intende perciò rafforzare la sua presenza in varie aree,dal mar Nero e quindi al Mediterraneo , al Mar Glaciale Artico,alla Siberia ed al Pacifico ,alla Via della Seta.
Il passaggio dell’Ucraina sotto la sfera di influenza americana,perchè di questo si tratta ,per la sua posizione di cuscinetto sia verso l’Europa occidentale e sia verso il mar Nero,metterebbe in difficoltà questi piani. Perciò Putin ripolvera vecchi accordi di spartizione dell’Europa fatti con gli americani e sfrutta le contraddizioni tra questi e gli europei nonché l’attuale fase di riposizionamento degli USA dopo il ritiro dall’Afghanistan.
A loro volta gli USA ,con l’allargamento della NATO all’Ucraina o comunque nella sua sfera di influenza , si garantirebbero una posizione strategica verso l’Asia Centrale e in opposizione alla nuova via della seta promossa dalla Repubblica Popolare Cinese.
L’Unione europea si trova in questo modo con un doppio ricatto : da parte di Putin per le forniture di gas per l’energia e degli azotati necessari alla produzione agricola,da parte di Biden perchè nella NATO sono gli USA ad avere il comando.
Unione Europea e NATO sono due cose diverse, chi li mette sullo stesso piano inebolisce la lotta per l’indipendenza dell’Europa, ma è giunto il momento perchè questa differenza politica si concretizzi nell’interesse dei popoli europei , affermando una volta per tutte un ruolo autonomo da Washington.
Non è più il tempo della guerra di Crimea del 1856 per il controllo del Mar Nero e delle vie commerciali per l’Oriente tra Inghilterra ,Francia e impero ottomano da una parte e impero zarista dall’altro,guerra in cui Cavour inserì il regno di Sardegna con l’invio di un contingente militare .
Non è più il tempo della divisione dell’Europa tra le due superpotenze USA e URSS.
Non è più il tempo dell’espansione della NATO verso est e verso l’Asia voluta dal governo USA che porta l’Unione Europea al disatro.
Non è più il tempo di schieramenti di carriarmati , cannoni e missili, per imporre ad altri paesi e popoli la propria politica.
La controversia tra la Federazione russa e la NATO per il possibile inserimento in questa della Repubblica Ucraina , nonché per il ritiro di armamenti in altri paesi che ne fanno parte, poiché chiama in causa i paesi europei non può essere affidata ad una trattativa tra Washington e Mosca, ma va affrontata politicamente tra i soggetti interessati, vale a dire Unione Europea,Ucraina e Federazione Russa.La pace in Europa e tra questa e i paesi confinanti è cosa che riguarda i rispettivi popoli e va risolta senza interferenze esterne.
E’ tempo allora perchè cessino davvero i combattimenti in Donbass , si ritirino i carri armati da parte russa e le armi e i soldati inviati da parte NATO e si apra una conferenza politica tra Unione Europea ,Ucraina e Federazione Russa in cui si affronti la questione ucraina e tutti i problemi sul tappeto tra UE e Russia con l’obiettivo di stabilire rapporti da pari a pari in un quadro di pace,di riduzione degli armamenti e della basi missilistiche e di sviluppo reciproco .
E’ necessaria la mobilitazione dei popoli europei per impedire la guerra in Ucraina e per la pace in Europa, per stabilire relazioni pacifiche tra Unione Europea e Federazione Russa ma nello stesso tempo per impedire nuovi accordi tra gli USA e la Russia a discapito dei cittadini europei, per un sistema di difesa dell’Europa indipendente dagli USA e che escluda ogni tipo di aggressione ad altri paesi.
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