Questo blog vuole essere un luogo di discussione politica sui principali problemi e questioni che il nostro paese deve affrontare e che l’attuale crisi economica mondiale rende ancora più urgenti: il futuro dell’industria, troppo sbilanciata sulle piccole e medie industrie, il necessario blocco delle delocalizzazioni; la difesa dell’agricoltura; la precarietà dei nuovi contratti di lavoro e l’aumento della disoccupazione; le scelte necessarie per avere l’autonomia energetica; il potere d’acquisto delle masse popolari; un piano di investimenti pubblici nell’istruzione, nella ricerca e nelle infrastrutture materiali ed immateriali per modernizzare il paese; un controllo democratico del credito per sostenere le attività produttive riducendo il potere delle banche e contrastando le speculazioni finanziarie; una riorganizzazione politica della società contro la tendenza ad annullare il ruolo del parlamento che dia più potere ai cittadini.
Su alcuni di questi problemi le classi dominanti ed i loro partiti di centro-destra o di centro-sinistra hanno dato e stanno dando risposte che penalizzano i lavoratori nonchè lo sviluppo e l’indipendenza del paese, e che non affrontano in modo deciso i nodi della crisi.
Il blog si propone al contrario, mettendo a confronto idee ed esperienze diverse, di far emergere dalla discussione soluzioni concrete nell’interesse del paese e dei lavoratori per dare una prospettiva diversa al paese.
La crisi attuale è anche la crisi storica di un sistema mondiale basato sulla supremazia di un solo grande paese, gli USA, sconvolto dall’avvento di una nuova realtà internazionale costituita da diverse grandi aree economiche. L’Europa, l’Unione europea, è uno di questi blocchi continentali; sotto la spinta dei lavoratori questa può acquisire un ruolo esemplare per sviluppo economico, giustizia sociale, rapporti pacifici tra i popoli, una globalizzazione non più basata sulla supremazia di uno o più paesi ma sul reciproco vantaggio dell’insieme dei paesi.
La soluzione dei problemi dell’Italia è legata alla questione europea e la necessità di un governo democratico europeo è una questione politica che va affrontata.
I promotori del blog provengono dal giornale Linea Proletaria. Alla fine degli anni ‘50 ed in tutto il periodo degli anni ‘60 ci furono un grande dibattito ed una lotta all’interno del PCI per mantenere il marxismo come metodo di analisi della società capitalista, risolte con l’espulsione di quanti non condividevano la linea del gruppo dirigente. Linea Proletaria, uscito all’inizio degli anni ’70, cercò di unire in un unico partito quanti volevano creare un’alternativa valida al PCI, criticò apertamente la politica da superpotenza dell’URSS e pose il problema dell’indipendenza nazionale del nostro paese dalle due superpotenze USA e URSS.
Quelle lotte,pur con notevoli limiti, avevano messo in luce un problema di fondo tuttora di grande attualità: una forza di opposizione, che si dichiari dalla parte dei lavoratori deve avere una sua analisi ed una sua proposta politica per l’intera società (in quegli anni poteva trattarsi di puntare, dopo il boom economico, ad uno sviluppo stabile guardando all’integrazione europea e all’indipendenza del paese).
Il vero motivo della crisi della sinistra è quello di non aver saputo né voluto dare una spiegazione e una risposta ai grandi cambiamenti e ribaltamenti avvenuti negli ultimi decenni, disorientando e scoraggiando in tal modo i lavoratori e le nuove generazioni.
Il nostro auspicio è, con il contributo di quanti vorranno utilizzare il blog, riuscire a proporre soluzioni concrete ai problemi del paese, per costruire passo passo una visione complessiva utile ai lavoratori.
La redazione