Come è noto,il problema della riunificazione della Corea, divisa in due negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, si trascina da lungo tempo.

Le due parti, Repubblica Popolare Democratica di Corea al nord e Repubblica di Corea al sud avevano ripristinato il mese scorso le comunicazioni transfrontaliere, che erano state interrotte per più di un anno, e i due leader avevano accettato di lavorare per migliorare le loro relazioni.

L’amministrazione Trump aveva condotto una trattativa con il governo nordcoreano sull’uso del nucleare,con due incontri tra il presidente degli Stati Uniti e il presidente Kim Jong-un.

Ci si attendeva un ulteriore passo di distensione dopo l’elezione di Biden ma la conferma dell’annuale esercitazione militare congiunta tra Washington e Seul va invece in direzione opposta.

Al contrario di quanto stanno facendo in Afghanistan, dove si parla di accordi con i talebani in una situazione che ricorda il ritiro dal Vietnam, gli USA non hanno nessuna intenzione di ritirare i quasi 28.500 soldati americani di stanza in Corea del Sud. Una presenza militare sull’altra sponda del Pacifico da cui controllare evidentemente non solo la Corea ma anche la Cina e tutti gli altri paesi dell’area.

Kim Yo-jong ,vice Direttore del Dipartimento del Partito del Lavoro di Corea,ha rilasciato in questi giorni una dichiarazione  di cui riportiamo un passo particolarmente significativo :

“Ogni marzo e agosto, la tensione militare e il pericolo di conflitti divampano nella penisola coreana a causa della frenesia bellica degli Stati Uniti e della Corea del sud.Gli Stati Uniti si spingono ostinatamente in avanti con le esercitazioni di guerra di aggressione in un momento così delicato come ora che l’attenzione internazionale è sugli sviluppi della penisola. Gli Stati Uniti sono direttamente responsabili della distruzione della pace e della stabilità nella regione. Anche questo dimostra che “l’impegno diplomatico” e il “dialogo senza vincoli” propagandati dall’attuale amministrazione degli Stati Uniti non è altro che ipocrisia per coprire la sua natura aggressiva. La situazione prevalente dimostra ancora una volta che avevamo assolutamente ragione quando abbiamo deciso di sviluppare costantemente le capacità per la difesa nazionale. “

Siamo dell’avviso che l’Unione Europea e il governo italiano debbano esprimere una posizione apertamente critica sulle esercitazioni militari dirette dagli americani in Corea per i pericoli di guerra che questi comportano in un momento in cui l’intera umanità deve affrontare con la pace problemi comuni epocali quali la pandemia,i cambiamenti climatici, lo sviluppo economico . I lavoratori europei sono al fianco della lotta del popolo coreano per la riunificazione del loro paese.

                                                                                                                       La redazione