Il ruolo della scienza in questo periodo di pandemia che ha investito l’intero globo ha assunto notevole importanza.E’ infatti alla scienza,in questo caso la scienza medica nelle sue varie branchie,che ci si sta affidando per trovare la soluzione per la cura contro il covid 19.I vari governi hanno fatto quindi ricorso agli scienziati , soprattutto virologi,epidemiologi,medici specialisti di terapie intensive,per far fronte al problema.E così è venuto alla luce che la scienza è troppo indietro per rispondere in modo veloce ad  un virus sconosciuto e il motivo principale di questo ritardo è dovuto al fatto che la ricerca medica sui virus non è stata sostenuta nel nostro e negli altri paesi  con i necessari investimenti a tutela della salute dei cittadini .Altrettanto dicasi per l’organizzazione dei sistemi sanitari. Ecco allora il tentativo dei governi in carica un po’ dappertutto di scaricare le responsabilità sugli scienziati da una parte,dall’altra un eccessivo protagonismo di alcuni di questi che hanno dimenticato che tuttora il processo di conoscenza del covid,e il processo di conoscenza continuo è alla base di ogni scienza,non permette di dare giudizi assoluti ma soltanto indicazioni momentanee perchè le conoscenze sono ancora limitate..Ricordate l’uso delle mascherine prima solo per i sintomatici dopo per tutta la popolazione?

Come ha utilizzato e come utilizza allora il nostro governo il contributo degli scienziati?  Abbiamo visto una proliferazione esagerata di comitati tecnici-scientifici e di varie commissioni di esperti sia a livello centrale che regionale. Interessante ,a proposito del comitato tecnico-scientifico che affianca il governo Conte,il parere di Aldo Giannuli,ricercatore di storia contemporanea,nel video di youtube.