È venuta a mancare Carla Fracci. Danzatrice classica italiana, di fama internazionale, da sempre testimonianza di un singolare tratto artistico che l’ ha vista rimanere fedele alle sue origini operaie. Atteggiamento che le ha permesso di conquistarsi la simpatia del vasto pubblico e farsi interprete di un percorso di democratizzazione del balletto classico che, uscito dai luoghi elitari nei quali era rinchiuso, ha potuto arrivare alla portata di tutti.

Nel dicembre 2003 con slancio si lanciò a fianco della lotta dei tranvieri della ATM orgogliosa di citare “il proletariato “ che fa parte della sua infanzia.

Nel 2010 fu parte attiva nelle lotte dei lavoratori dello spettacolo al Teatro dell’Opera di Roma contro i tagli del governo. La sua esperienza, lavorativa e di vita, non può che essere un monito e un punto di riferimento per tutti gli artisti e intellettuali del nostro tempo. Talvolta distanti o incuranti delle tematiche sociali delle quali ,per il ruolo che loro spetta, dovrebbero farsi interpreti.

Pennabiro è vicina a tutti i cari di Carla, agli amici, agli studenti che hanno collaborato e lavorato con lei.

Il suo ricordo resta segnato nella storia delle classi lavoratrici .

Osvaldo Pesce