Conoscere i motivi di questa protesta e discuterli:il modo migliore è andare direttamente a parlare con i sostenitori di questo movimento,chiamato impropriamente dei “forconi” ,che sta portando nelle strade e nelle piazze d’Italia la protesta di molti strati sociali. Anche gli studenti stanno facendo sentire la loro voce e questo è un fatto che va sottolineato. A Marghera,abbiamo rivolto alcune domande a Fabrizio , un rappresentante del movimento 9 dicembre 2013 che da alcuni giorni ha organizzato un presidio sulla strada che da Marghera conduce a Venezia davanti allo stabilimento Fincantieri.

Domanda .Chiariamo un punto iniziale :consideriamo giusto e necessario che vi sia una protesta sociale nel paese perchè il tempo delle promesse da parte del governo e dei partiti è finito. La prima domanda ,anche se può sembrare ovvia,è questa:perchè avete deciso di intraprendere questa lotta? 

Risposta:Il motivo è perchè ormai lo stato italiano è allo sbando,gli italiani non si sentono più gestiti da nessuno,le imprese ,gli operai ,la situazione è talmente compromessa e disastrata per cui la gente è arrabbiata perchè non ce la fa più e non c’è più nessuno che guida tutte queste persone,non c’è più uno stato guida,si sentono tutti abbandonati. 

D.Nel vostro volantino leggiamo una denuncia del “far west della globalizzazione che ha sterminato il lavoro degli italiani”.Siete contro la globalizzazione in generale o siete contro “questa” globalizzazione? E cosa intendete per far west? 

R. Noi non siamo contro la globalizzazione in generale,però è un dato di fatto che hanno costretto gli italiani,le imprese italiane a tassazioni troppo alte. Le aziende estere hanno tassazioni molto più basse,costi più bassi per cui sono più competitive,diciamo far west perchè sembra una battaglia tra gli indiani e le giubbe rosse.Ci troviamo spaesati,non riusciamo più ad essere competitivi,ad esportare e nello stesso tempo le aziende estere non hanno più convenienza a venire in Italia per fare un certo tipo di investimenti per i costi che ci sono. 

D.Sempre nel vostro volantino vi dichiarate contro “questo tipo di Europa”:Cosa criticate in particolare nella politica della Unione Europea? Parlate anche di ristabilire la sovranità monetaria,questo vuol dire chiedere di uscire dall’euro?Non sarebbe meglio pretendere un aggiustamento del cambio dell’euro in modo da favorire le nostre esportazioni?Secondo noi l’unificazione europea ,in un mondo organizzato sempre più in grandi aree continentali è una necessità e per voi? 

R.Innanzitutto per sovranità intendiamo la sovranità del popolo che in questo momento non ce l’ha. Per quello che riguarda l’entrata in Europa c’è da dire che 13 anni fa sembrava che avessimo grandi vantaggi,oggi vediamo che questi vantaggi non ci sono o meglio altri paesi europei li hanno avuti ma noi no.13 anni fa con uno stipendio di 2 milioni di lire si viveva bene adesso ci vorrebbe uno stipendio di 2000 euro per vivere decentemente e invece gli stipendi sono stati dimezzati e con 1000 euro un dipendente non ce la fa ad arrivare a fine mese. A distanza di tempo ci siamo accorti di essere stati ,tra virgolette,venduti,nessun politico con l’entrata dell’euro allora difese il potere d’acquisto. Tornare alla lira o restare nell’euro è una decisione da valutare. C’è da chiedersi però perchè all’epoca non è stata fatta nessuna valutazione da parte dei politici,chi aveva il potere di farlo non l’ha mai fatto e ha lasciato che le cose andassero così.Non è detto che tornare alla lira sia la cosa migliore però la cosa importante è che quando c’era la lira non stavamo male,non ho ricordi che la gente stava male così,noi comprando l’euro ci creiamo dei debiti,bisogna comunque rivalutare la posizione italiana sulla moneta europea. 

D. Secondo i dati forniti dalla CGIA di Mestre tra il 2008 e il settembre di quest’anno hanno chiuso l’attività 415.000 partite IVA,i commercianti e agricoltori sono diminuiti di 345.000 unità. Intendete rappresentare gli interessi di questi strati sociali?Avete chiesto le dimissioni di questo governo ma quali sono le vostre richieste da presentare al governo italiano? 

R. Noi vogliamo rappresentare tutti gli strati sociali,vogliamo rappresentare quelle aziende che oggi stanno chiudendo e il 70% di quelle aziende sono quelle che avanzano dei soldi dello stato. La cosa più assurda è che queste aziende falliscono con i soldi virtuali in tasca. Quando le aziende lavorano assumono dipendenti. Le aziende hanno bisogno dei dipendenti e i dipendenti delle aziende,le forze si devono unire non disunire. Con il governo speriamo di avere un incontro,non capiamo perchè non ci vogliono incontrare,non vogliono incontrare il popolo che fa democraticamente la sua protesta,dovrebbero avere il coraggio di sedersi ad un tavolo e veder cosa non va. Chi ha questo potere dovrebbe gestire il popolo come un buon padre di famiglia,se io gestissi la mia famiglia come sta facendo lo stato italiano sarebbe già per terra. Loro vogliono sapere cosa facciamo dei nostri soldi ma invece sono loro che ci devono dire cosa fanno dei nostri soldi ed è un nostro diritto saperlo,dovrebbero lavorare per noi non per sé stessi. 

D. Voi siete in rapporto con altri movimenti tipo gli agricoltori francesi o con altri movimenti analoghi in altri paesi europei? 

R. No,in questo momento non mi risulta,però è una cosa che non conosco. 

D. Anche il lavoro dipendente è diminuito nello stesso periodo,565.000 unità. Fa una certa impressione vedere che a pochi metri di distanza dal vostro presidio i lavoratori di Fincantieri hanno scioperato contro la privatizzazione però per conto loro. Pensate di collegarvi con i lavoratori dipendenti e se sì,visto che non volete sigle sindacali o politiche,come?

R. Noi siamo per collegarci con tutti i lavoratori,disoccupati,cassintegrati,devono venire qua e noi li accettiamo, indipendentemente dalla loro fede politica che ognuno di noi ha ,come cittadini italiani. Gli italiani si devono ribellare,l’italiano per tanti motivi non si è mai ribellato,in altri paesi europei il popolo ha un suo potere,si ribella,invece noi italiani negli ultimi tempi non abbiamo più deciso niente,siamo un branco di pecore che pascolano in un grande prato senza nessuna direzione .

 D. Ultima domanda. Ascoltando le dichiarazioni di voto in Parlamento sulla fiducia,le più ostili ed anche repressive nei vostri confronti ci sono sembrate quelle rappresentanti del PD e del nuovo centro-destra su cui si basa appunto l’attuale governo. Secondo voi chi sono i più ostili?

R. Ancora una volta queste persone non si rendono conto di qual’è la realtà. Letta ha detto che noi non rappresentiamo il popolo italiano,lui non è stato eletto da noi, queste persone dovrebbero scendere dal palazzo e non scortati perchè se uno è tranquillo non ha bisogno di essere scortato,dovrebbero andare a vedere la situazione reale che c’è in Italia,questo non lo stanno facendo e quindi non la possono capire. La situazione la capiscono i sindaci,quelli legati al territorio,chi prende 30-40.000 euro al mese non ha il problema di come pagare la bolletta del gas o della luce,non ha contatti con il territorio li ha tra di loro,la cosa più triste è che non si rendono conto della situazione.

La redazione