Il 9 settembre 1976 moriva il compagno Mao Zedong. Tra i fondatori del Partito Comunista Cinese nel 1921 ,guidò il partito fino alla fine dei suoi giorni .

La Lunga Marcia durata dall’ottobre 1934 all’ottobre 1935 e lunga 9600 chilometri,permise di mettere in salvo dalle persecuzioni del Partito Nazionalista un piccolo esercito diretto dal Partito Comunista che sarebbe diventato il grande Esercito di Liberazione che con una giusta strategia di alleanza e lotta verso le truppe nazionaliste  avrebbe sconfitto l’imperialismo giapponese invasore (settembre 1945) e in seguito con la guerra popolare avrebbe costretto il corrotto regime di Chiang Kai-shek a fuggire nell’isola di Taiwan.

Il 1 ottobre 1949 è Mao a proclamare la nascita della Repubblica Popolare Cinese,a guidarla verso la costruzione del socialismo nel paese e ed è ancora lui che vent’anni dopo lancia la lotta contro il gruppo borghese che all’interno del partito intende restaurare il capitalismo in Cina. E’ lo scontro tra la linea marxista-leninista e quella revisionista che si sviluppa nel movimento comunista mondiale e che vede anche in Italia la presenza di marxisti-leninisti e ricordiamo qui il compagno Osvaldo Pesce scomparso un anno fa e la nascita di un partito comunista alternativo al PCI.

Il lascito politico del compagno Mao è quello di seguire la strada del marxismo, degli interessi di classe dei lavoratori, dell’indipendenza dei paesi dall’imperialismo,della costruzione del socialismo.

La redazione